mercoledì 2 gennaio 2008

Tre piazze, Terni 1985

E’ l’incontro tra il cardo ed il decumano della città romana che enfatizzano il segno dell’antico Foro. Nel catasto gregoriano del 1819 viene indicata come piazza pubblica, a questa si affianca una seconda piazza, detta “piazza ginnastica” con perimetro irregolare ma più raccolta. I bombardamenti delle guerre hanno deformato e reso parzialmente irriconoscibile l’antica struttura. Per questo motivo Ridolfi imposta il piano di ricostruzione, in una prima fase, e quello regolatore, nella fase successiva, confermando e completando il sistema centrale imperniato sulle tre piazze: piazza del Popolo (ex piazza Vittorio Emanuele), piazza Solforino e piazza Europa, ove si affaccia palazzo Spada.

A Carlo Aymonino viene affidato il compito di accentuare la diversità delle tre piazze. Elabora un’ipotesi complessiva in cui sono riconoscibili le varie componenti: le colonne marmoree mozze o intere tra la piazza del Popolo e la piazza Europa, come un confine permeabile che divide e collega i due spazi.

Nella piazza Europa concepisce quattro oggetti architettonici in pietra, con destinazione museale negli spazi più agibili e rappresentativi, nella grande nicchia una statua; il tutto con misure che non entrino in concorrenza con i volume preesistenti, ma danno la possibilità ai quattro oggetti di essere capiti in sé e nel loro insieme.

La piazza è poi completata con una fontana in pietra ed una larga panchina che accentua la vocazione del luogo all’incontro ed al riposo.

Tre piazze a Terni (1985)
schizzo di studio volumetrico

1 commento:


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